«Scrivevo cuore con la q e quaderno con la c» recitava il testo di una vecchia canzone…
Da giovane studente quella studiata ed orecchiabile castroneria
la ricordo ancora ché mi rimase impressa e tuttora mi fa simpatia…
Ahimè nulla sapendo che ben altre castronerie nel corso del mio fare e d’insegnare
(anche le più impensabili, strane o d’ovvia scrittura) mi fecero non poco disperare…
Mi chiesi e chiesi a quanti ho stimato più dotti e d’esperienza adusi e addetti
se riscontrassero essi pure del nostro idioma e in scritti esempi assai scorretti…
Mal me ne incorse ché pure in importanti atti ufficiali come del Provveditorato
(di Uffici di Pubblica Istruzione o Professori) tante ne ebbi a scoprire sconsolato…
Mi chiesi cosa mai potesse dar adito anche in un elementare componimento
ad un errare così frequente, e a volte grave, nel far pur un comune svolgimento…
Mi punse vaghezza pensar che sì tale scempio del nostro parlar non più forbito
fosse di quanti superficiali o non molto preparati; ma nell’indagar fui molto stupito…
Volli approfondir alquanto se al metodo delle Istituzioni attribuir inadeguatezza
o se si doveva ricercar nel singolo o nel gruppo studentesco un’assoluta svogliatezza…
Pensai pure, riscontrando esperienze, che potevan imputarsi i riscontrati scempi
ad Uomini e mezzi del “sistema Istruzione”, di cui ebbi non certo edificanti esempi…
Ovvero considerai le differenze fra generazioni d’alunni e professori nuovi o esperti
per capire atti, fatti, motivi, pensieri e sentimenti che alfin potessero dar riscontri certi…
Arguii che oggi internet, reality, facebook, sms e “Grande fratello” -dopo qual televisione-
Discenti d’un canto ma pur più e più anche i Docenti n’abbiano certo alquanta confusione.
Son troppi e diversi parametri per una mia non proprio esperta analisi e mio corto cervello
ergo
m’affido a quanti di pedagogia, didattica e comunicar son dotti… e più non m’arrovello!
IANO (Sebastiano Lorenzo Distefano)
<SQ#1>