E vui durmiti ancora … da cento anni!
di Sebastiano Lorenzo Distefano 

spartito-testataProprio così! Era il 1912, quando fu eseguita per la prima volta la famosa MATTINATA SICILIANA E vui durmiti ancora composta da Gaetano Emanuel Calì sul testo della poesia (del 1910) di Giovanni Formisano.


Gli autori, entrambi catanesi, sono stati egregia espressione dell’indole “vulcanica” della loro terra e della creatività del tempo, oltre che dell’identità siciliana.

 

 E vui durmiti ancora ha una storia affine a quella di molte grandi Opere e di altrettanti Autori, non soltanto siciliani, dapprima ignorati o misconosciuti; infatti questo incomparabile capolavoro delle musiche etnofoniche ebbe esordio e vita travagliata e la sua prima incisione fu pubblicata solo diciotto anni dopo la nascita.

La composizione, musicata al piano in una sola notte dal maestro Calì, in perfetta armonia con la poesia di Formisano, presentata a un concorso di poesie da musicare, proprio nel 1912, “venne regolarmente bocciata”. Ma fu riscattata nella successiva esecuzione, a Malta, nel 1915, allorquando l’autore, pur scoraggiato per la bocciatura subita ma grazie all’insistenza della moglie Anna, l’affidò alla cantante Brunelli che “la cantò con tanta passione da far andare in visibilio il pubblico che, tra deliranti applausi, chiese ripetutamente bis”. Da allora E vui durmiti ancora è stata interpretata in tutti i teatri del mondo, varcando l’oceano; in America venne subito incisa in dischi e attribuita ad autore ignoto, divenendo “la canzone di tutti”. Fino ad oggi, eseguita da rinomati Artisti, ha avuto numerosi arrangiamenti, un plagio e tante personali interpretazioni ed è stata variamente riproposta dai maggiori gruppi folkloristici e (ancor giovane e pimpante dopo i cento anni trascorsi) apprezzata e cantata, anche fuori dalle scene, da semplici Cittadini nelle più disparate occasioni.

Questa intramontabile serenata (come è dai più considerata), nelle significative parole di Giovanni Formisano come nell’afflato musicale di Gaetano Emanuel Calì, è certamente da ritenere un’intramontabile icona, quasi un archetipo, della Poesia siciliana e un sublime esempio di Poesia e coinvolgimento popolare.

La storia di E vui durmiti ancora, in quanto tale, con le iniziali incertezze e i tantissimi successi e riconoscimenti, nei tanti lusinghieri aneddoti anche in tempo di guerra, e grazie all’attenta analisi della sua realtà che è proposta con questo saggio offre -in tema di “Educazione all’Ambiente”- l’occasione di riflettere sulle realtà del sano rapporto fra Uomo e Ambiente e di considerare le realtà di un Popolo e di un epoca, nonché di far riflettere sulla genuina indole di una “sicilianità” che è contraltare della “sicilitudine” del turpe o dell’esasperato di Leonardo Sciascia.

Con originali riscontri e inedite immagini della realtà di E vui durmiti ancora, un’attenta “lettura” della sua bella storia è presentata in un e-book prodotto da ANNINOVANTÆditrice.

 

INCIPIT

Questo contributo vuol offrire una più ampia lettura delle realtà che ci coinvolgono e sono in grado di creare emozioni.

Esso è frutto di un’attenta analisi che ha considerato l’Ambiente, nella sua accezione più larga, nella fattispecie, a riguardo di un’importante Opera etnofonica della tradizione folclorica siciliana: la famosa mattinata E vui durmiti ancora di Gaetano Emanuel Calì e Giovanni Formisano.

Offre fedeli riscontri dei momenti essenziali della storia e della vita di E vui durmiti ancora, sia quale testimonianza di più che egregia espressione dell’indole e della creatività siciliana, ma pure esempio di travagli che eventi naturali e fortuiti possono cagionare ad Opere ed Artisti.

Esso, con mirati aneddoti e riferimenti e con documenti originali, suggerisce, anche -quali chiavi di lettura del testo e delle realtà di questa significativa Opera- la considerazione delle varie componenti dell’Ambiente nel contesto socio-culturale dall’epoca storica nella quale fu creata e sino ad oggi.

Offre occasione di riflettere sul sano rapporto fra Uomo e Ambiente e di considerare le realtà di un Popolo e quelle di un periodo (il XIX e il XX sec. oltre che il corrente), nei più vari e diversi aspetti, caratteristici di un’identità e, più particolarmente, di quella siciliana.

Offre, attraverso molteplici evidenze, frutto di specifiche e dirette consapevolezze riguardo l’Opera, anche occasione di far riflettere sulla genuina indole di una “sicilianità” quale contraltare della “sicilitudine” del turpe o dell’esasperato di Leonardo Sciascia.

 

Esso considera, in sostanza, valenze e risorse umane e culturali che a E vui durmiti ancora, oltre che sul piano meramente artistico e musicale, è possibile riconoscerle, prestando attenzione non soltanto all’Opera in sé, ma anche alle correlazioni ascrivibili alle componenti linguistiche, antropiche ed etnoantropiche, sociali, storiche, paesaggistiche, geografiche, naturalistiche… che discernono l’Ambiente della Sicilia.

 

INDICE SOMMARIO

E vui durmiti ancora … da cento anni! pag. 2

Gli Autori di E vui durmiti ancora pag. 3   |   E vui durmiti ancora fra le grandi Opere   pag. 4   |   La storia di E vui durmiti ancora pag. 4   |   Ricordi e riflessioni pag. 5   |   Significative tappe della storia di E vui durmiti ancora — I primordi pag. 6   |   Significative tappe della storia di E vui durmiti ancora — Fino ai nostri giorni pag. 8   |   Ricordi dell’Opera e del maestro   pag. 9   |   Valore universale della Musica   pag. 9   |   La musica di E vui durmiti ancora pag. 11   |   Il testo di E vui durmiti ancora pag. 13   |   La “sicilianità” di E vui durmiti ancora pag. 15

Il “come” e “perché” di questo contributo alla storia di E vui durmiti ancora pag. 21

Riflessioni personali su E vui durmiti ancora e le realtà folcloriche   pag. 22   |   Visione “globale” delle realtà folcloriche   pag. 25   |   Visione “ambientale” delle realtà folcloriche   pag. 26   |   E vui durmiti ancora e l’Ambiente siciliano, ieri ed oggi pag. 27   |   E vui durmiti ancora e la “Insularità”  pag. 31   |   E vui durmiti ancora e l’Amore   pag. 32

___
Sebastiano Lorenzo Distefano - E vui durmiti ancora … da cento anni!
ÆBook — ANNINOVANTÆditrice —ÆBW_X2 — ISBN     978-88-89062-28-9

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Registrati
(GRATUITAMENTE) per leggere ARTICOLI e quant'altro, quale Utente.

Abbònati per accedere a tutti i contenuti con SAGGI, LEZIONI, E-BOOK, LINK RISERVATI e ai tanti SERVIZI e CONSULENZE; quale Utente Privilegiato.  →ABBONAMENTO&VANTAGGI

© RIPRODUZIONE RISERVATA per articoli e immagini
-
(art. 2575 e seg. C.C - L. 633/1941 [in partic. artt. 65 e 70 sub 1 e 3] - L. 248/2000 - Dir. 2001/29/CE - D.Lgs 68/2003).

I testi rispecchiano esclusivamente le opinioni dei rispettivi Autori.

È vietata la riproduzione dei contenuti grafici e testuali presenti, salvo citarne la fonte o richiederne autorizzazione (direttore@anninovanta.net).

Tutti i Marchi evidenti appartengono ai rispettivi Proprietari.