IL MEGLIO DI TE - Come riconoscere il tuo valore

Il meglio di te

Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere!
[di Anna Catania]

«Anna scrivi un articolo!»

È la richiesta fattami da Lorenzo, un mio caro amico.

Ed ecco che la mia mente si inceppa e non riesce più a pensare.

Forse per la mia paura di non sentirmi all’altezza di chi magari vede in me qualità che io non riconosco di avere. Riflettendo ho considerato che più persone si aspettino da me più di quanto possa offrire.

Probabilmente non so riconoscere i miei talenti (al contrario invece di qualcuno che, evidenziando le mie capacità, spesso mi incoraggia e mi spinge a fare determinate cose).

Ho vissuto quasi un’intera vita ad ammirare i maestosi pini e le querce secolari, mentre io mi sono sempre vista come un piccolo e semplice cespuglio. Un cespuglio che però è sempre stato apprezzato e ha anche inorgoglito l’imponente pino dall’alto della sua collina; come mi ha ispirato la lettura della bellissima poesia di Douglas Malloch.

“SII IL MEGLIO”

Se non puoi essere un pino in cima alla collina,

sii una macchia nella valle, ma sii

la migliore, piccola macchia accanto al ruscello;

sii un cespuglio, se non puoi essere un albero.

Se non puoi essere un cespuglio, sii un filo d’erba,

e rendi più lieta la strada;

se non puoi essere un luccio, allora sii solo un pesce persico-

ma il persico più vivace del lago!

Non possiamo essere tutti capitani, dobbiamo essere anche un equipaggio,

c’è qualcosa per tutti noi qui,

ci sono grandi compiti da svolgere e ce ne sono anche di più piccoli,

e quello che devi svolgere tu è li, vicino a te.

Se non puoi essere un’autostrada, sii solo un sentiero,

se non puoi essere il sole, sii una stella;

Non è grazie alle dimensioni che vincerai o perderai:

sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere.


Anche il cespuglio ha la sua importanza!

“Sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere.”

“Anche un semplice filo d’erba è importante perché rende lieta la strada.“

Ciascuno di noi è importante indipendentemente dallo stato sociale a cui appartiene.

È importante un medico nella stessa misura in cui lo è un malato ed è importante un giudice, tanto quanto l’imputato; è importante un presidente di una Repubblica, tanto quanto lo è un senzatetto.

Caro Lettore, ho voluto farti questa premessa per portarti a riflettere su quanto tu sei importante e quanto la tua vita è importante.

Sapessi quanto!

Ognuno di noi ha un compito ben preciso da svolgere su questa Terra, dobbiamo solo capire quale esso sia, trovarlo e assolverlo al meglio.

Il nostro valore non è dato da quanti beni materiali possediamo o da quanta fama abbiamo acquisito.

Un personaggio famoso o una persona ricca sono diversi da chi vive nell’anonimato perché diamo importanza a chi possiede più beni materiali o ha raggiunto un certo livello di potere nella società, e non certo al suo proprio reale valore.

Nemmeno un titolo di studio dàalore ad una persona, esso permette semplicemente di acquisire una conoscenza superiore in un determinato ambito piuttosto che in un altro e indirizza in una determinata professione.

Spesso però facciamo scelte diverse che ci conducono verso una professione diversa da quella per cui abbiamo studiato, perché sentiamo di voler seguire le nostre più intime propensioni per -così- esprimere il meglio di noi stessi.

Qualcuno -caro Lettore- in passato ti ha forse detto che sei più importante o più intelligente perché hai una laurea, avendo trascorso vent’anni chinato a studiare sui libri?

Beh… certo, hai sicuramente memorizzato tantissime informazioni e teorie che però se non le metti in pratica o al servizio del prossimo, rifletti insieme a me, possono non servire assolutamente a nulla.

La fede senza le opere è morta come è inutile la teoria senza la pratica.

Chi non ha un titolo di studio ha sicuramente acquisito conoscenze da altre fonti grazie all’esperienza, alla pratica manuale o da libri scelti personalmente in base ai propri interessi e gusti personali.

Ciò che ti rende veramente importante e dà valore al tuo Essere, non è tutto questo ma il frutto che i tuoi talenti producono.

Tu, come ciascuno, abbiamo doni e talenti differenti, ma se li tenessimo per noi perdono valore; servono a poco.

I doni e i talenti che tu possiedi vanno messi a disposizione di chi ne ha bisogno, vanno offerti con Amore.

Solo così puoi ottenere un gran raccolto perché quello che semini prima o ti porterà frutto, quindi ti tornerà in una misura maggiore; amplificato.

Per capire meglio proviamo a immaginare il contadino che semina una pianta.

Per far in modo che questa cresca e porti frutto serve ovviamente l’acqua.

Le stesse leggi che governano il mondo agricolo valgono sia per il mondo materiale e per il mondo spirituale.

Sai da cosa è rappresentata l’acqua nel mondo spirituale?

È rappresentata dall’Amore!

Chiunque noi siamo e qualsiasi cosa facciamo, se non è fatta con Amore il suo valore è minimo.

L’Amore è l’unica cosa che dà valore ad ogni cosa, alle nostre azioni; a ciò che facciamo e a ciò che diciamo.

Immagino che tu sia d’accordo su questo.

Se qualsiasi cosa tu faccia ha come unico obbiettivo il tuo tornaconto personale o il tuo interesse economico, sarebbe solo un’azione sterile ed egoistica. Sarebbe come se il contadino anziché seminare i suoi fagioli decidesse di tenerli tutti per sé; come farci una zuppa invece di donarli alla terra e prendersene cura e così ottenerne poi una maggiore quantità nel raccolto.

L’Amore regna nell’altruismo.

Offrire i tuoi talenti a chi ne ha più bisogno porta sicuramente frutto e fa sì che il tuo valore personale cresca; esattamente come fa l’acqua quando viene data ad una pianta: la fa crescere, le porta nutrimento finché porta frutto.

Se fai una zuppa utilizzando soltanto i tuoi fagioli sarà sicuramente una buona zuppa, ma se accettiamo che ognuno di noi doni al pentolone il proprio frutto si potrebbe cucinare e condividere una zuppa molto più buona; più completa di proteine, minerali e vitamine.

Insomma, ci sarebbe tutto ciò che serve per vivere bene con Amore e in armonia.

Voglio concludere riportando un passo della Bibbia che a me piace molto perché spiega egregiamente la “Sovrana eccellenza dell'amore”:

Quand'anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho amore, divento un bronzo risonante o uno squillante cembalo.

E se anche avessi il dono di profezia, intendessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede da trasportare i monti, ma non ho amore, non sono nulla.

E se spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova.

L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità, tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

L'amore non viene mai meno; ma le profezie saranno abolite, le lingue cesseranno e la conoscenza sarà abolita, perché conosciamo in parte e profetizziamo in parte.

Ma quando sarà venuta la perfezione, allora quello che è solo parziale sarà abolito.

Quand'ero bambino, parlavo come un bambino, avevo il senno di un bambino, ragionavo come un bambino; quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.

Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto.

Ora dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore; ma la più grande di esse è l'amore.” 
 
(I Corinzi 13)

L’Amore fa bene a chiunque, a chi lo riceve e soprattutto a chi lo dona.

Quando impareremo a vivere in Amore, vedremo letteralmente stravolgere in modo positivo la nostra vita.

Ne avrà giovamento la nostra anima e di conseguenza il nostro corpo fisico.

Grazie per aver letto fin qui.

Anna Catania

© squolapronobis.it #16 1°2020

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