Lettera agli Amministratori dell’Ambiente ed agli Uomini di buona volontà che ne sono utenti, in merito agli "ecosistemi".

di Sebastiano Lorenzo Distefano

 

Ricordo che Giovannino Guareschi ha narrato che in un piccolo famoso paesino della «bassa padana», in una piazza gremita di «rossi», in periodo di elezioni si presentò un oratore di un partito di minoranza. Il famoso sindaco Peppone -ammutolita la folla- cedette il microfono al malcapitato presagendo -ironicamente- ai "compagni" che alla fine di quel comizio tutti sarebbero andati ad "iscriversi al suo partito" ...

Personalmente, novello titolare della "cattedra" di verde-ecologia applicata a "l Siciliani", non mi sento di invitare nessuno all'iscrizione a "partiti" protezionistici (pure di minoranza), né di tenere "lezioni" o di fare "comizi"; bensì curerò -dapprima e soprattutto- di presentarVi i fatti, perché si possa -quindi e tutti insieme- maturare le idee.

Mi sforzerò di applicare criteri "organizzati", per approfondire -spero col Vostro riscontro- i nostri comuni problemi, al servizio dell'informazione più completa e spassionata sull'ambiente.

I nostri animi sono spesso esasperati da quello che vogliamo credere e talvolta -purtroppo- anche da quello che ci fanno credere, mentre non ci è dato di conoscere -facilmente- la realtà complessiva e generale delle cose.

Molti luoghi comuni "inquinano" la nostra stessa coscienza di uomini liberi e pensanti e ci portano a respingere a priori concetti quali protezionismo, caccia, limiti, agricoltura, difesa dell’ambiente, turismo, vincoli, controlli, piano regolatore, parco [v. →] ... considerando ogni proposta come solo un attentato alla nostra libertà, anche senza preoccuparci forse dello stesso concetto di libertà, come delle immediate conseguenze e del domani a cui andiamo incontro.

"Fare accademia" o arrogarsi il "baronale" diritto di gestire il territorio quali soli depositari di scienza e poteri, non è edificante! "Vivere alla giornata" è una filosofia che va bene per chi fa "comizi" -oggi in un luogo, domani in un altro, per tale o talaltro partito, per questo o quel tornaconto- ma il "verde" è di tutti ed è per l'eternità!

 

Non potrà esserci "equilibrio" senza giuste conoscenze scientifiche e preparazioni tecniche, nemmeno "sopravvivenza" senza considerare che certi "vincoli" -se limitati, intelligenti e necessari- sono indispensabili, come non si potrà "progredire" lontano da tutti gli aspetti della realtà.

 

"Non vedere al di là del nostro naso" o -peggio- scoprire "un pelo sulla spalla" degli altri senza badare alla "croce" che portiamo sembrano altrettanti "luoghi comuni", ma se riflettessimo ...

 

da <Spigolando>  rubrica editando periodico ANNINOVANTAWEB
ex rubrica "Sicilia Verde" – settimanale "I Siciliani". Catania. - 19 marzo 1986

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