A scuola d'impresa. Intervista al dottor Lino Andrea Napolitano.
Non era un allievo modello, con quell'occhio vispo e vivace sembrava appassionarsi poco all'italiano ed alla matematica, ma la scuola della vita gli ha insegnato molto.
È stato un bravo allievo, dimostrando di sapere accettare sfide e cambiamenti, di sopportare sacrifici e qualche rinuncia, ma alla fine ha avuto l'ardire e il merito di realizzare il suo sogno :”VILLA CORALLO DELL'ETNA”, una splendida location alberghiera, ideale per matrimoni e banqueting che il dottor Lino Napolitano ha curato come una figlia, con amore e dedizione, dimostrando che è possibile concretizzare un sogno e che non sempre la scuola e i percorsi scolastici decidono di noi e per noi.
Così il dottor Lino Andrea Napolitano, destinato ad un futuro di odontotecnico ha piano piano avviato l'attività del management turistico e ricreativo, acquistando un casale del 900 e ristrutturandolo, ammodernandolo, arricchendolo giorno dopo giorno e prestando sempre attenzione agli elementi chiave del successo d'impresa :creatività e customer satisfaction.
La scuola ed i suoi insegnamenti non sono stati vani,anzi hanno formato l'uomo e non l'odontotecnico e gli hanno insegnato il rispetto e l'importanza della cultura e del sapere.
Lui stesso ci rivela che la sua insegnante, la professoressa Pina Sineri, docente ed avvocatessa, è stata un importante mentore, che lo ha aiutato e consigliato, con la saggezza che gli anni e le competenze portano e che ha sempre tenuto in grande considerazione l'importanza dello studio e della cultura per migliorarsi e reggere le continue sfide.
Non a caso la scelta, compiuti i trenta anni, di riprendere e approfondire gli studi di marketing, conseguendo la laurea in Economia, a completamento di un percorso che lo ha orientato sempre più verso il cliente e le esigenze del mercato.
«Ho usato la creatività servendola ad un scopo: offrire un banqueting sempre originale e l'immaginazione è stata un importante elemento della creatività.
Credo che la creatività sia una dimensione fondamentale dell'attività umana e credo che VILLA CORALLO abbia dato molti stimoli alla mia creatività e molti contesti nei quali sperimentarla.
A scuola la creatività, a mio parere, andrebbe coltivata e sostenuta ed i docenti hanno un ruolo strategico nel coltivare e supportare il potenziale creativo di ciascun allievo.
È quello che mi accadeva parlando con la professoressa Sineri. Lei mi ha incoraggiato a sviluppare l'inventiva,a guardare alle esperienze fuori dall'Italia ed a studiare sempre.
Per questo oggi mi sento di avere ricevuto da lei una lezione speciale… una lezione d'imprenditoria, che ho saputo apprendere meglio di altre e che era confacente al mio desiderio di assumere un ruolo centrale ed autonomo, cogliere le sfide, mettermi sempre in gioco senza paura. Di questo la ringrazio e ringrazio mia moglie Simona e mio figlio Christian e quanti hanno creduto in me.
Pochi ad essere onesto.»